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Gennaio 2013 - i film [seconda parte]

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Isabella Ragonese mi piace, Fabio Volo no. Il suo omonimo libro, letto due estati fa, non mi era particolarmente piaciuto, anche se forse, tra i suoi libri letti, è quello che mi ha emozionato di più. Anche se la storia è sempre la stessa: un quarantenne che non vuole innamorarsi, che vive alla giornata con donne sempre diverse, fin quando...puff! incontra la donna della sua vita sul tram. Si guardano per giorni e giorni, fin quando lei non prende l'iniziativa e non lo invita a prendere un caffè. Peccato che il giorno dopo andrà, per lavoro, negli USA. Ovviamente lui la rincorre per il mondo e, ovviamente, l'acchiappa.
Il finale del film non mi è piaciuto per niente. Proprio per niente. Per gran parte del tempo ho pensato che fosse migliore del libro, poi però quel finale rocambolesco dove ogni soffio di vento determina il loro ritorno di fiamma, bhè...l'ho trovato un po' eccessivo. Ok, è bello quando il destino ci mette lo zampino, ma così è troppo. Patetico.
Voto: 5.

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Come eravamoè un classico del 1974. L'ho guardato a più riprese, durante la "settimana sarda", in orari improbabili per cui a un certo punto, puntualmente, mi addormentavo.
Come eravamoè una storia d'amore di due opposti che si attraggono: lei, Katie, ebrea e attivista politica nel gruppo dei giovani comunisti, e lui, Hubbel, bellissimo, conservatore e piuttosto indifferente alle sorti del paese. Il loro rapporto si evolve dagli anni dell'università fino a quelli della loro maturità. Si amano, si lasciano, si riprendono. Sullo sfondo gli avvenimenti della storia americana di quei decenni.
Voto: 6. Mi aspettavo qualcosa di meglio. Se mi fosse davvero piaciuto, anche a orari improbabili, non mi sarei addormentata guardandolo.


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Film consigliato da Giulia. Anche questo l'ho visto durante la "settimana sarda" a orari improbabili, ma non mi sono affatto addormentata. Anzi.
La protagonista, Marley, è una donna decisamente indipendente, giovane, con una carriera ben avviata. Vive da sola e non riesce a tenersi un uomo, ma la cosa non la disturba affatto. Lei è un uragano, un'esplosione di ironia e voglia di vivere. Tutto cambia quando il giovane medico Julian le diagnostica un tumore al colon non operabile. La invita a provare comunque a curarsi, anche se gli effetti saranno devastanti, lei prova ma presto interrompe le cure. Non ha voglia di allungare di poco la sua vita rendendola una non-vita. Marley cerca di continuare ad essere quello che è stata fino a quel momento: una donna brillante, simpatica, estroversa. Ci prova perfino col suo giovane oncologo, tanto per ridere anche in un contesto drammatico. Lui è travolto dall'ostinata bellezza e forza di Marley, così, andando contro la deontologia professionale, inizia a uscire con la sua paziente, malata terminale. E anche lei, che nella sua vita non ha mai amato nessuno davvero, sente il suo cuore pieno di questo dottore carino, con il naso sui libri e una scarsa capacità di raccontare barzellette. Marley vive gli ultimi mesi della sua vita fingendo quasi di non pensare che non ce ne saranno altri, poi. Il loro è un amore che non si aspettavano, un amore vero purtroppo a tempo determinato.
Voto: 8. A me il film è piaciuto, anche se in un certo senso mi ha fatto rivivere un brutto periodo della mia vita. Forse per questo alla fine avevo gli occhi pieni di lacrime, perché l'ho vista davvero quella forza disperata di Marley che prova a vivere con dignità, anche se sa che la sua vita finirà in tempi completamente sbagliati. Credo che tutti quelli che hanno vissuto qualcosa di simile possano essere commossi da questo film che racconta, in modo diverso dal solito, come si muore di cancro a trent'anni o poco più.

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Claudia Gerini, Fabio De Luigi, Filippo Timi. Tre attori che, tutto sommato, mi piacciono. Credevo che messi insieme in un film avrebbero reso quel film, se non eccezionale, almeno carino. Guardabile. Divertente.
Niente di tutto questo in Com'è bello far l'amore secondo me. La sigla mi è piaciuta, per il resto tutto molto piatto e noioso, non vedevo l'ora che finisse. Un pornoattore (Timi), amico storico di Giulia, ritorna casualmente nella sua vita quando lei sta attraversando un periodo di crisi con suo marito Andrea. La loro crisi è soprattutto una crisi di letto e chi, meglio di un pornoattore, può aiutarli a ritrovare l'intesa perduta?
Voto: 4. La cosa grave è che non ho nemmeno riso.

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