Era mercoledì scorso quando per la prima volta sono andata al cinema con una nuova amica che mi ha regalato questo anno che sta per finire.
Un anno fa ci eravamo appena conosciute. Ci scambiavamo parole di circostanza, non sapevamo niente l'una dell'altra, sapevamo solo di avere una cosa in comune: un blog. È stato un anno di tantissime parole il nostro, un anno in cui ci siamo tenute compagnia e, giorno dopo giorno, ci siamo raccontate le nostre vite: gli amori, le nascite, le amicizie sbagliate, i mille dubbi. La Giulia è una ventenne strana come me e forse per questo andiamo d'accordo. Dopo un anno intero di milioni di parole so per certo quanto lei sia speciale, quanto sia forte e determinata.
Ecco, mercoledì scorso siamo andate al cinema. Oddio, chiamarlo cinema forse è troppo. Diciamo che ci siamo date appuntamento per vedere lo stesso film, nello stesso momento. Abbiamo messo play insieme e ci siamo tenute compagnia per tutte le due ore successive, commentando su twitter. Il film l'ha scelto lei: Love actually, pellicola estremamente adatta al periodo perché regna sovrano l'amore. Ho accettato volentieri la sua proposta un po' perché non me lo ricordavo bene e un po' perché c'era, tra i tanti protagonisti, anche Colin Firth, che per me è un po' come la nutella: dove lo metti sta bene, ecco.
Penso proprio che questo esperimento di film visto insieme, ma a distanza, sia riuscito. Io mi sono divertita molto e spero anche la mia compagna di visione. Direi proprio che quest'esperienza deve essere ripetuta, magari anche insieme a qualcun altro, perché no. Ok, non saremo sullo stesso divano, davanti alla stessa tv, non ci ruberemo i popcorn, però sarà bello lo stesso e sarà un modo diverso per trascorrere una serata, di tanto in tanto.
Un anno fa ci eravamo appena conosciute. Ci scambiavamo parole di circostanza, non sapevamo niente l'una dell'altra, sapevamo solo di avere una cosa in comune: un blog. È stato un anno di tantissime parole il nostro, un anno in cui ci siamo tenute compagnia e, giorno dopo giorno, ci siamo raccontate le nostre vite: gli amori, le nascite, le amicizie sbagliate, i mille dubbi. La Giulia è una ventenne strana come me e forse per questo andiamo d'accordo. Dopo un anno intero di milioni di parole so per certo quanto lei sia speciale, quanto sia forte e determinata.

Penso proprio che questo esperimento di film visto insieme, ma a distanza, sia riuscito. Io mi sono divertita molto e spero anche la mia compagna di visione. Direi proprio che quest'esperienza deve essere ripetuta, magari anche insieme a qualcun altro, perché no. Ok, non saremo sullo stesso divano, davanti alla stessa tv, non ci ruberemo i popcorn, però sarà bello lo stesso e sarà un modo diverso per trascorrere una serata, di tanto in tanto.
Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all'area degli arrivi dell'aeroporto di Heathrow. È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità, ma io non sono d'accordo. Per me l'amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di note, ma comunque c'è: padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so nessuna delle persone che stavano per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta, erano tutti messaggi d'amore. Io ho la strana sensazione che – se lo cerchi – l'amore davvero è dappertutto.[Love Actually]